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Una ‘social card’ da 450 mln di euro
28/11/2008 NP-3670

Anziani over 65 anni e bambini di età inferiore ai 3 anni (in questo caso il titolare della carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti. Questi i soggetti a cui è destinata la ‘social card’, il nuovo strumento varato dal governo nell’ambito delle misure anticrisi. Un bancomat azzurro e anonimo dove saranno caricati 40 euro al mese a regime e 120 euro a dicembre come somma delle tranche da ottobre a dicembre. La può usare chiunque, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: il titolare della carta o un suo parente che va a fare la spesa.
“Abbiamo scelto lo strumento della carta acquisti anonima - ha sottolineato il ministro - in alternativa rispetto alla distribuzione fisica di denaro perché su questo supporto si aggiungono altre voci. La prima è lo sconto delle catene commerciali convenzionate con questo programma. La carta serve anche ad accedere alle tariffe sociali dell’Enel”. Potrà essere utilizzata, infatti, anche per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. Il meccanismo della ‘social card’ a regime costerà 450 milioni di euro l’anno e sarà garantito a circa un milione e 300mila cittadini. Il plafond di risorse a disposizione è superiore: ci sono 170 milioni stanziati dal decreto legge 112/2008, 250 milioni di donazioni dai privati (200 milioni Eni e 50 milioni Enel), 450 milioni nel decreto legge 155/2008 all’esame del Senato e 200 milioni nel collegato Sviluppo (disegno di legge 1195) all’esame del Senato. Trecentomila lettere sono già state inviate, ora si procederà al ritmo di 150mila lettere al giorno. La social card, che avrà una prima fase di sperimentazione prima di entrare a regime definitivamente, tiene conto delle esperienze che sono state fatte in altri paesi: in particolare, l’esperienza britannica e di quella olandese. Al servizio di questa operazione sono le Poste, l’Inps, i Caf e anche altri operatori che operano nella dimensione sociale (comunità come la Caritas, il Sant’Egidio, che gestiscono mense). Per gli over 65 è necessario essere italiani o residenti in Italia e regolarmente iscritti all’anagrafe, essere un soggetto la cui imposta netta ai fini Irpef risulti pari a zero nell’anno di imposta antecedente al momento della richiesta della social card, o nel secondo anno di imposta antecedente al momento della richiesta della card. Indispensabile avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai relativi redditi propri, siano di importo inferiore a 6mila euro l’anno o di importo inferiore a 8mila euro l’anno, se di età pari o superiore a 70 anni. Per i bambini di età inferiore a 3 anni, necessario un indicatore della situazione economica equivalente, in corso di validità, inferiore a 6mila euro. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la ‘social card’ sarà inizialmente caricata dal ministero dell’Economia con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la carta sarà caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro al mese), sulla base degli stanziamenti via via disponibili.
LABITALIA

smile99

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