Le regioni e il governo hanno trovato un’intesa sui fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga nel biennio 2009-2010. L’accordo è arrivato sulla somma di 8 miliardi di euro di finanziamento totale, così ripartiti: 5,35 miliardi a carico dello Stato e 2,65 miliardi a valere sui Fondi sociali europei (Fse) delle regioni. Proprio su questi Fondi c’è stato un intenso scambio di proposte e controproposte. Dopo il nuovo documento inviato ai governatori riuniti in sessione straordinaria nel loro ’parlamentino’, sono stati definiti ulteriori emendamenti "a garanzia" delle proposte formulate dalle regioni in modo unitario. Il testo finale dovrà ora ricevere il battesimo ufficiale a Palazzo Chigi, mentre si attende anche un pronunciamento della Commissione europea, visto che gli ammortizzatori sociali dovranno essere finanziati in parte proprio con fondi comunitari.
A rappresentare il governo a via Parigi, sede della Conferenza delle regioni, è stato il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, mentre la delegazione dei governatori era guidata da Vasco Errani, che prima della riunione aveva dichiarato: “Siamo pronti a giungere a un’intesa purché il governo dia alle regioni, mettendole nero su bianco, le garanzie che chiediamo sugli ammortizzatori sociali”. Infatti, dopo aver ottenuto garanzie su cassa, liquidità e copertura dei fondi necessari, i governatori hanno ottenuto l’esclusione dal patto di stabilità interno nel 2008.
Intanto, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha firmato la direttiva sul "Reinserimento nel mercato del lavoro dei percettori di trattamenti previdenziali o di altri sussidi o indennità pubbliche". La direttiva prevede la trasmissione in via telematica delle informazioni sui lavoratori che percepiscono trattamenti di integrazione salariale e la creazione, da parte dell’Inps, di una banca dati informatizzata, aggiornata in tempo reale, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. REGIONE PUGLIA
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