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Agricoltura: nel biologico lavoro per oltre 50.000 addetti
25/03/2009 NP-3739

Attorno ai campi biologici lavorano oltre 50.000 persone. Per la precisione, secondo i dati sul 2007 del Sinab, il sistema unico nazionale sull’agricoltura biologica realizzato dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle regioni, gli operatori del settore sono 50.276 di cui: 43.159 produttori; 4.782 preparatori; 2.065 che effettuano sia attività di produzione che di trasformazione; 46 importatori esclusivi; 165 importatori, che effettuano anche attività di produzione o trasformazione; infine 59 operatori, che effettuano altre attività, specialmente commerciali. Rispetto ai dati riferiti al 2006, i primi numeri sul 2008 indicano un aumento consistente (+29%) degli operatori. La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per gli anni passati, Sicilia e Calabria tra le regioni con maggiore presenza di aziende biologiche. La superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, risulta pari a 1.150.253 ettari, con un incremento del 0,18% rispetto all’anno precedente. Con oltre un milione di ettari e oltre 50.000 aziende biologiche (43.000 aziende agricole e 7.000 aziende di trasformazione e commercializzazione), l’Italia si conferma primo paese produttore biologico in Europa e terzo al mondo dopo Australia e Argentina. Gli ettari coltivati sono aumentati del 7,6% dal 2005 (dati Sinab - settembre 2007). 20 ETTARI DIMENSIONE MEDIA DI UN’AZIENDA BIO Le dimensioni medie delle aziende bio in Italia sono di 20 ettari, superiori a quelle delle aziende agricole convenzionali. I principali orientamenti produttivi interessano foraggi, prati e pascoli, e cereali, che nel loro insieme rappresentano oltre il 70% circa della superficie ad agricoltura biologica. Seguono, in ordine di importanza, le coltivazioni arboree (olivo, vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Il biologico nazionale alleva, senza mangimi Ogm, antibiotici e stimolatori della crescita oltre 222.000 bovini, 940.000 ovini-caprini, 30.000 suini, 1,5 milioni di polli e galline (+ 60%), 85.000 alveari (dati Sinab 2006). Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano un generale incremento del numero di capi. Le regioni con il piu’ alto numero di ettari coltivati con metodo biologico sono la Sicilia con 175.295, cui seguono la Basilicata con 115.144 ettari e l’Emilia Romagna con 103.784 ettari. L’Italia detiene infine il primato mondiale per la produzione di cereali, olive e uva biologici. È inoltre il terzo maggior produttore di riso coltivato senza l’utilizzo di prodotti di sintesi, preceduto solo da Tailandia e Filippine. Il giro d’affari del biologico nazionale è stimabile attorno ai 2,5 miliardi di euro. L’attività esercitata dagli organismi di controllo si è concretizzata in 62.067 visite ispettive, con prelievo e analisi di 5.442 campioni (dati Sinab 2007). SIENA, GROSSETO, FORLI’ E PERUGIA LE PROVINCE PIU’ BIO Secondo il rapporto Biobank 2009, tra le regioni ’top’ bio per numero di operatori alla fine del 2008, prima fra tutte risulta la Lombardia seguita da Emilia Romagna, che perde il primato, e Toscana. Quanto al rapporto che indica invece la densità degli operatori per regione, prima fra tutte l’Umbria seguita Valle D’Aosta e Marche. La provincia di Siena è la piu’ bio d’Italia per concentrazione di operatori. Con Siena, le province di Grosseto, Pesaro-Urbino, Forli’-Cesena e Perugia caratterizzano il centro Italia come area di propulsione del bio. Queste invece le dieci province italiane che emergono per densità di operatori in relazione a una sola tipologia: Siena per la vendita diretta; Grosseto per gli agriturismo; Firenze per i gruppi d’acquisto; Ravenna e Belluno per i mercatini; Macerata per i ristoranti; Gorizia per le mense scolastiche; Bolzano e Aosta per i negozi; Foggia per l’e-commerce. Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano, per il secondo anno consecutivo, le regioni leader del biologico in Italia, per numero assoluto di operatori nelle otto tipologie considerate. L’Emilia-Romagna è l’unica regione tra le prime cinque presente in tutte le tipologie.
LABITALIA

smile99

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