Nel mese di febbraio 2009 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha presentato una variazione di +0,3% rispetto al mese precedente e un incremento del 3,5% rispetto a febbraio 2008. L’aumento registrato nel periodo gennaio-febbraio 2009, in confronto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 3,9%. I dati sono stati diffusi dall’Istat. Le variazioni congiunturali dello 0,8% dell’indice orario delle retribuzioni contrattuali registrata nel mese di gennaio e dello 0,3% nel mese di febbraio 2009 sono il risultato di numerose applicazioni contrattuali.
Gli incrementi più elevati si osservano per: edilizia (6,8%), regioni e autonomie locali (5,5%), servizio sanitario nazionale (5,4%) e legno carta e stampa (5,3%). Gli incrementi minori riguardano i servizi di informazione e comunicazione (0,9%), militari-difesa e forze dell’ordine (rispettivamente 0,7 e 0,6%) ed estrazione di minerali (0,5%). La variazione risulta nulla per energia e petroli. Alla fine di febbraio risultano in vigore 55 contratti che regolano il trattamento economico di circa 10,6 milioni di dipendenti; a essi corrisponde un’incidenza in termini di monte retributivo pari al 79,1%. Per contro, risultano in attesa di rinnovo 21 accordi relativi a circa 2,4 milioni di dipendenti e al 20,9% del monte retributivo totale. Quanto al numero totale delle ore non lavorate per conflitti (originati dal rapporto di lavoro), è stato di 5,1 milioni (il 22,4% in meno rispetto al valore dell’anno 2007); il 59,6% del totale è da imputare alla motivazione rinnovo del contratto di lavoro. LABITALIA
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