Camerieri e lavapiatti, cuochi e barman. Ma anche receptionist e facchini. Sono solo alcune delle figure professionali che con l’arrivo dell’estate sono richieste dal settore del turismo nel nostro Paese. Anche in periodo di crisi economica. Parola di Domenico Di Gravina, direttore generale dell’agenzia per il lavoro ‘Articolo 1’: “Fino a tre settimane fa - spiega a LABITALIA - le richieste di lavoratori che ci erano arrivate dagli imprenditori del settore alberghiero e della ristorazione erano basse, anche del 50% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da due settimane - sottolinea - stiamo registrando forti segnali di ripresa e ciò, molto probabilmente, dipende dal fatto che le aziende, non essendo ancora in grado di fare progetti a lungo termine, si rivolgono proprio alla somministrazione per avere forza lavoro per un periodo limitato”.
‘Articolo 1’, infatti, ricerca più di mille lavoratori ‘estivi’, per aziende che operano su tutto il territorio nazionale, ma in particolare in Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Sardegna e Sicilia.
“L’età dei lavoratori che si rivolgono alla somministrazione - dice Di Gravina - varia tra i 26-27 anni e i 45, anche se nel caso di cuochi e sommelier l’esperienza è spesso un valore aggiunto richiesto. E poi tra gli over 40 - sottolinea il direttore generale di ‘Articolo 1’- c’è una maggiore disponibilità, rispetto al passato, ad accettare la somministrazione”. E, tra chi si presenta per un posto da aiuto cuoco o da cameriere di sala, ci sono sempre più laureati, secondo una prima elaborazione dei risultati di un’indagine condotta da ‘Articolo 1’ su come sta cambiano il ‘mondo’ della somministrazione. “Stiamo registrando - spiega Di Gravina - una fenomeno che è un pò lo specchio del momento economico che stiamo vivendo, con tante persone ad alta scolarizzazione, che in passato si rifiutavano di fare lavori come cameriere o lavapiatti, e che adesso colgono questa opportunità sperando in futuro di fare qualcosa di più legato ai propri studi”.
Si è quindi alzata la soglia dei laureati che si rivolgono alla somministrazione. “Se prima i laureati -dice Di Gravina - andavano all’estero per perfezionare gli studi, lavoricchiando allo stesso tempo in qualche locale, adesso, dopo la laurea, ci si rivolge alla somministrazione qui in Italia”. Gli stipendi per i lavoratori dell’estate variano dai 900 euro netti fino ai 1.700 euro per un sommelier, piu’ vitto e alloggio.
“Quando selezioniamo il personale - dice Di Gravina - verifichiamo sia il possesso di certificati di competenze sia l’esperienza precedente, e spesso richiediamo la conoscenza dell’inglese”. Tra i profili professionali più curiosi richiesti per l’estate, spicca quello del sommelier: “Da un grande marchio della distribuzione - afferma Di Gravina - abbiamo ricevuto la richiesta di 20 sommelier, che saranno impiegati in un ‘roadshow’ in Sicilia, occupandosi di far assaggiare e promuovere alcuni marchi di vini ai clienti, nei punti vendita della costa e per tutto il periodo estivo”.
E con l’estate aumenta anche il lavoro nelle filiali delle banche presenti nelle località balneari. “Due istituti di credito - spiega Di Gravina - ci hanno richiesto 154 sportellisti, per le località balneari dell’Emilia Romagna, delle Marche, della Sicilia e dell’Abruzzo, con contratti di tre mesi inquadrati nel comparto bancario. Il 30% di questi lavoratori verrà confermato a tempo determinato dalle banche”. E anche dall’arte arrivano posti di lavoro “Abbiamo una richiesta di 20 accompagnatrici turistiche - sottolinea Di Gravina - soprattutto nelle città d’arte, che abbiano il diploma, conoscenza di due lingue o perfetta conoscenza di una e buona conoscenza dell’altra”. labitalia
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