Portare avanti gli studi, scegliere un lavoro che piace ed entrare nel mercato dell’occupazione è più facile se si ha alle spalle una famiglia con un reddito elevato. Ma non solo. Infatti, la propensione dei genitori a investire sul futuro dei propri figli dipende anche dalle politiche di sostegno e quindi dal grado di inclusività del sistema di welfare. E’ quanto emerge da un’indagine sulla mobilità intergenerazionale commissionata dal ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali all’Università di Milano.
Lo studio è stato presentato durante la prima delle ’Giornate della ricerca sociale’, promosse dal ministero. Un’iniziativa studiata per confrontarsi sulla conoscenza dei fenomeni sociali e del loro mutamento, sulle condizioni di vita delle persone, delle famiglie e delle comunità, sulla capacità delle politiche pubbliche di intervenire per il loro miglioramento. Con questa prima edizione, il ministero intende infatti sperimentare un appuntamento che diventerà annuale, proprio per condividere con studiosi, operatori del settore e amministratori l’avanzamento dei percorsi di studio e ricerca nel campo delle politiche di inclusione sociale. L’obiettivo è quello di contribuire a creare una vera e propria ‘infrastruttura’ per le future politiche sociali del paese, promuovendo un confronto fondato sull’analisi delle grandi trasformazioni in campo nella società italiana.
E proprio a un tema ‘trasversale’ alle politiche sociali, come la mobilità intergenerazionale, è stato dedicato il primo dibattito. Lo studio presentato rileva, quindi, che il reddito della famiglia di origine, ma anche fattori ‘immateriali’ come l’atteggiamento di resistenza ad accollarsi il rischio di investire, possono rappresentare degli ostacoli per le scelte scolastiche. E il reddito familiare condiziona negativamente anche la probabilità di non-assolvimento dell’obbligo scolastico, fenomeno che si rafforza tra l’altro in presenza di nuclei con capofamiglia straniero. Ma il ruolo della famiglia si estende anche al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro: il ricorso alla rete familiare è relativamente più frequente da parte di persone di elevata estrazione sociale, soprattutto tra i laureati. LABITALIA
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