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Arriva il ‘coach’ per trovare lavoro dopo la laurea
28/07/2009 NP-3838

Per orientarsi nella ‘giungla’ del post-laurea, arriva il ‘coach’. Tra crisi e precarietà, ma anche nuove opportunità e dinamicità delle professioni, infatti, molti neo-laureati decidono di affidarsi a un coach per orientarsi ed essere supportati nel loro ingresso nel mondo del lavoro. A sostenerlo, in una situazione che vede genitori e professori lontani dai nuovi scenari dell’occupazione, è Life Coach Italy. “Il coach può aiutare la persona a chiarire e a ridisegnare i suoi sogni, le sue aspirazioni - dichiara Giovanna Giuffredi, Life, Corporate e Businsess Coach responsabile di Life Coach Italy - e ad affrontare sfide e ostacoli, con l’obiettivo di aumentare la propria consapevolezza rispetto alle capacità e alle potenzialità di cui si dispone. Il coaching, infatti, è un progetto di crescita mirato, con traguardi specifici, che facilita il cambiamento, attraverso un percorso autorigenerativo”. Secondo un rapporto di Almalaurea, la banca dati che mette a disposizione on line oltre un milione e 200mila curricula di laureati dei cinquantadue atenei aderenti, il primo bimestre 2009, rispetto al corrispondente bimestre dell’anno prima, mostra un calo nelle richieste di laureati del 23%; una contrazione della domanda che coinvolge titoli di studio solitamente al vertice dell’occupazione (35% in meno nel gruppo economico-statistico, -24% in Ingegneria). In tale contesto, l’uscita dalla realtà ovattata dell’università può trasformarsi per un neolaureato in un vero e proprio momento di ‘empasse’. Ma quanti sono realmente gli studenti che si rivolgono al coach? “Nell’ultimo anno - spiega Irene Morrione, coach di Amc Services, società di consulenza e formazione - abbiamo avuto una richiesta crescente sia di corsi per l’orientamento professionale sia di career coaching. Di solito, i ragazzi prima di venire da noi si rivolgono ai genitori per avere indicazioni e supporto. Questi, però, hanno spesso aspettative sui figli lontane dalla realtà lavorativa attuale: per molti genitori, il posto fisso è ancora l’unico desiderabile. Ciò che funziona nel coaching invece - continua Irene Morrione - è proprio la fiducia che ogni persona possa definire i propri obiettivi e abbia dentro di sé tutte le risorse per raggiungerli. Il coach non si sostituisce alla persona nella ricerca del lavoro, ma fa in modo che questa attivi tutte le sue risorse per trovarlo”.
LABITALIA

smile99

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