Il 25% della formazione destinata, nell’Unione europea, ai lavoratori in somministrazione (ex interinali) si fa in Italia. Grazie alle attività realizzate da Formatemp, il Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato, ente bilaterale costituito tra l’associazione di rappresentanza delle agenzie per il lavoro (Assolavoro), le organizzazioni sindacali dei lavoratori somministrati (Alai-Cisl, Nidil-Cgil, Cpo-Uil) nonché le tre confederazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Nel 2008, attraverso Formatemp, sono stati realizzati complessivamente 36.527 progetti formativi, con un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Gli allievi interessati dai corsi, compresi i casi di formazione plurima, sono stati 232.477, in aumento del 3,3% rispetto al 2007.
Sono i dati emersi in occasione del convegno ‘Formazione e sostegno dei lavoratori temporanei nella crisi occupazionale: un confronto europeo’, organizzato a Roma da Formatemp. Un incontro che ha visto confrontarsi rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali e al quale hanno portato la loro testimonianza dirigenti di analoghi fondi per la formazione dei lavoratori somministrati di Francia e Belgio. Ma anche un’occasione per tracciare un primo bilancio della sperimentazione dei voucher formativi individuali per i lavoratori in somministrazione, prevista dal contratto nazionale di categoria firmato nel 2008 e avviata da Formatemp il 1° luglio di quest’anno.
Solo nel mese di luglio, sono stati già approvati 737 progetti formativi presentati da altrettanti lavoratori, per una spesa complessiva di oltre 1,6 milioni di euro (il valore medio dei progetti approvati è di 2.222 euro e la durata media dei corsi risulta di 111,64 ore). E, nonostante le numerose richieste pervenute, ad oggi sono ancora disponibili, in tutte le regioni italiane, risorse Formatemp per il finanziamento di progetti individuali di formazione: dei 5 milioni stanziati fino a dicembre 2009 (quando è prevista la scadenza della sperimentazione), ne restano disponibili circa i 2/3 (oltre 3,3 milioni di euro).
Le attività di Formatemp si articolano in formazione di base (per garantire competenze trasversali), professionale (preliminare all’inserimento lavorativo), ‘on the job’ (in affiancamento nei primi giorni di lavoro) e continua (destinata a lavoratori con precedenti esperienze lavorative). “L’obiettivo di Formatemp è quello di una gestione non solo burocratica della formazione - ha affermato il presidente di Formatemp, Raffaele de Luca Tamajo - ma di realizzare una politica attiva della formazione. E quella dei voucher è un’innovazione molto forte che abbiamo introdotto nel sistema. Infatti, non sono più solo le agenzie a costruire percorsi formativi, ma anche i lavoratori stessi che possono scegliersi il proprio”.
“Ma la bilateralità, in questo momento di crisi, ha messo in campo - ha aggiunto - anche uno dei pochi effettivi sistemi di sostegno al reddito, dando 20 milioni di euro cui si aggiungono le altre forme di sostegno previste dalla contrattazione collettiva. Anche perché quello del lavoro in somministrazione è il primo settore a pagare le conseguenze della crisi. E la formazione rappresenta un valore aggiunto proprio in tempi di crisi, perché solo chi è capace di fornire un lavoro di qualità sarà anche in grado di trovare un’occupazione. Infatti, quando la crisi finirà, il sistema produttivo non sarà più lo stesso: richiederà professionalità diverse”.
A sottolineare la novità rappresentata dai voucher è stato il vicepresidente di Formatemp, Luciano Silvestri: “Un’esperienza come quella dei nostri voucher nei fondi interprofessionali in generale non c’è. Siamo stati, quindi, dei precursori e la nostra scelta si è rivelata lungimirante. E ora abbiamo a disposizione uno strumento di crescita professionale e di arricchimento dei singoli lavoratori che può essere molto utile nella prospettiva di uscita dalla crisi. Contiamo per l’inizio del prossimo anno - ha annunciato Silvestri - di ripetere il bando”. E il direttore generale di Formatemp, Franco Raffo, ha sottolineato l’importanza di “mettere a sistema, nei prossimi mesi, le tante iniziative svolte da governo, parti sociali, autonomie locali, imprese, ma anche promuovere la collaborazione pubblico-privato e rafforzare le reti territoriali”.
D’accordo sul ruolo centrale della formazione in tempi di crisi è il presidente di Assolavoro, Gennaro delli Santi Cimaglia. “La formazione è l’arma migliore per vincere la battaglia, puntando proprio sulle competenze e la professionalità. Formatemp, in questo senso, è lo strumento più utile ed efficace. La ripresa passerà dal nostro settore, quello del lavoro in somministrazione, proprio grazie alle attività formative svolte. Per questo, è importante prepararsi alla ripresa puntando su qualificazione e nuove competenze”.
Mentre Matilde Mancini, direttore generale per le Politiche per l’orientamento e la formazione del ministero del Lavoro, ha ricordato il supporto fornito dal dicastero “con un progetto sperimentale che prevede un cofinanziamento per 39 milioni di euro, destinati proprio alla formazione dei lavoratori somministrati, non coperti da ammortizzatori sociali”. Formazione e sostegno al reddito, quindi, per puntare, ha rimarcato, “al consolidamento, in un momento di crisi, di una visione unitaria di politiche attive e politiche passive”.
Il voucher formativo che, dal 1° luglio, i lavoratori in somministrazione a tempo determinato possono richiedere a Formatemp permette di finanziare un corso di formazione da loro individuato. In particolare, i voucher possono riguardare percorsi formativi finalizzati a: favorire l’innalzamento dei livelli di qualificazione e professionalità; riqualificare le competenze dei lavoratori; aggiornare e favorire l’adattamento professionale; accompagnare i percorsi professionali dei lavoratori attraverso l’analisi e la valorizzazione delle competenze acquisite e la ridefinizione dei progetti formativi e lavorativi dei singoli.
I corsi devono svolgersi presso gli enti formativi accreditati da Formatemp o presso enti accreditati dalle regioni per la formazione continua. Destinatari dei voucher sono i lavoratori in somministrazione assunti a tempo determinato in possesso di determinati requisiti e in particolare: i lavoratori in missione che abbiano maturato almeno due mesi di lavoro negli ultimi 12, che hanno diritto a chiedere un periodo di congedo retribuito per la formazione per partecipare al corso formativo e nel periodo di congedo al lavoratore è garantita la retribuzione e la contribuzione previdenziale a carico della bilateralità; i lavoratori in missione che vogliono partecipare a un corso formativo al di fuori dell’orario di lavoro e nel limite dell’orario massimo previsto dal contratto di lavoro; i lavoratori in attesa di missione che abbiano lavorato almeno 30 giorni nell’ultimo anno e che siano disoccupati da almeno 45 giorni.
E ancora: i lavoratori in attesa di missione che abbiano lavorato almeno 6 mesi e che siano disoccupati da almeno 45 giorni, ai quali, per la durata dell’intervento formativo, viene riconosciuta la copertura della contribuzione previdenziale prevista dal contratto; i lavoratori che, a seguito di infortunio occorso durante la missione di lavoro, presentino riduzioni di capacità lavorativa per le quali occorre una formazione riqualificante al fine di un reinserimento lavorativo; le lavoratrici madri che, alla conclusione del periodo di astensione obbligatoria o facoltativa, non abbiano una missione attiva, sempreché abbiano maturato almeno 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno.
Sono ammissibili a finanziamento percorsi formativi individuali rispondenti alle esigenze di sviluppo professionale, aggiornamento, riqualificazione del lavoratore. I corsi per i quali si richiede il voucher avranno di norma una durata minima di 40 ore e massima di 250 ore, salvo casi particolari. I percorsi formativi saranno finanziati da Formatemp, che rimborserà direttamente all’ente di formazione i costi fino a un massimo di 20 euro per ogni ora formativa, per un importo massimo di 5.000 euro. LABITALIA
|