Si chiede con forza che si apra un confronto vero e nel merito sulla dimensione dei tagli che la manovra scarica sulle Regioni, azzerando i trasferimenti che dovrebbero essere la base del federalismo fiscale per le Regioni". Con queste parole si apre l’ordine del giorno che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, ha approvato oggi all’unanimità, in relazione alla manovra economica attualmente in discussione in Senato.Le Regioni, ribadendo i contenuti del documento siglato unitariamente con Anci, Upi ed Uncem, ha sottolineato "che i tentativi di soluzione del problema individuati in sede parlamentare risultano assolutamente inefficaci, tecnicamente sbagliati e sostanzialmente peggiorativi". E’ stato sottolineato "che la relazione sul federalismo fiscale esprime alcuni giudizi sui governi territoriali che le Regioni non condividono e contiene incongruenze rispetto alla legge 42/2009, pertanto urge un confronto finalmente di merito". La Conferenza delle Regioni, inoltre, "ritiene non accettabile che l’attuazione della legge n. 42/2009 sull’autonomia fiscale avvenga in tempi diversi per enti locali e regioni perché questo rischia di creare un sistema non equilibrato e ultimamente più oneroso per i cittadini". Nel documento, quindi, si ribadisce "la piena disponibilità a contribuire alla riduzione complessiva della spesa pubblica e alla sua qualificazione, attraverso una significativa compressione della spesa improduttiva, a favore di quella per servizi e investimenti, considerando anche sull’aspetto normativo le specifiche condizioni di alcune Regioni con riferimento ai Piani di rientro". Le Regioni, infine, "invitano tutti i responsabili dei diversi livelli istituzionali a evitare che il confronto anche aspro fra diverse valutazioni scivoli in una qualunquistica delegittimazione, che rischia di avere come esito la crescita nell’opinione pubblica di un discredito complessivo verso le istituzioni pubbliche".
REGIONE PUGLIA