Segnali di miglioramento sul fronte dell’occupazione in Italia. E’ l’Unioncamere a rilevare questa tendenza a livello di assunzioni nelle imprese italiane, una tendenza che si riscontra anche nel Mezzogiorno. Sono quasi 317mila infatti le assunzioni che verranno effettuate dalle imprese italiane entro la fine di giugno. Di queste, 220mila avranno carattere non stagionale. Rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, le assunzioni totali dovrebbero essere oltre 58mila in più e quelle non stagionali quasi 61mila. E’ quanto viene evidenziato nel corso della 133ª assemblea dei presidenti delle Camere di commercio - Consiglio generale di Unioncamere. A trainare la ripresa delle entrate dovrebbe essere soprattutto il settore dei servizi nel suo complesso (220mila le assunzioni totali previste, di cui oltre 135mila a carattere non stagionale), anche se all’incremento delle entrate nella logistica, nei servizi alle imprese e nell’informatica si contrappone una flessione del commercio al dettaglio e del turismo. In risalita le assunzioni anche nell’industria in senso stretto, che prevede di integrare entro fine giugno 52mila dipendenti, 43mila dei quali con contratto di lavoro ’non stagionale’.
Riprendono vigore le assunzioni nel Mezzogiorno: sono poco meno di 100mila quelle previste nel II trimestre 2011, 18.580 in più del 2010. Sotto il profilo della dinamica, però, è il Nord-Ovest che mette a segno l’incremento maggiore rispetto allo scorso anno: le 78mila entrate, infatti, sono quasi 20mila in più di quanto previsto a fine giugno 2010. Bene, comunque, anche nel Nord-Est (quasi 83mila entrate, 15mila in più del 2010) e nel Centro (58mila assunzioni, 5.100 in più dell’anno scorso).
Ad assumere saranno soprattutto le imprese con meno di 10 dipendenti: 152mila le assunzioni previste (33mila in più del 2010), 111mila delle quali a carattere non stagionale. Elevata, inoltre, la richiesta proveniente dalle imprese con 10-49 dipendenti (quasi 67mila assunzioni, 37mila delle quali non stagionali) e da quelle con oltre 500 dipendenti (quasi 50mila le entrate previste, 38mila ’non stagionali’). LABITALIA
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