Finalmente, dopo che abbiamo portato modernità, strutture e macchinari nelle nostre Asl e nei nostri ospedali, ora possiamo portare medici e infermieri”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola annunciando questa mattina in conferenza stampa insieme all’Assessore alle Politiche per la Salute Elena Gentile, lo sblocco del turn over in sanità, prevedendo entro il prossimo giugno l’assunzione di 1600 unità tra medici e infermieri. “Per lunghi mesi – ha spiegato Vendola – abbiamo lavorato con il freno a mano: il Governo Berlusconi, Tremonti e Fitto ci hanno costretto a lavorare in condizioni difficili, siamo stati oggetto di una vera e propria opera di sadismo; perché se migliaia di medici e infermieri vanno in pensione e non li puoi sostituire, anche se hai portato grandi macchinari e anche se hai cambiato la tecnologia e l’offerta sanitaria, rischi di far collassare l’intero sistema”.
“I nostri ospedali – ha evidenziato il Presidente della Regione Puglia – erano al collasso soprattutto per questa ragione: per mancanza di personale. Vorrei che non dimenticassimo quale è stata la tenaglia delinquenziale che si è stretta sul collo della Puglia. In un contesto in cui il Ministro dell’Economia indicava la Puglia “a rischio Grecia”, cercando di prenderci a calci, di farci del male e di metterci in difficoltà. Questo è stato il modo di opporsi al Governo Vendola da parte del centrodestra. Una pistola puntata alla tempia della Puglia, con l’obiettivo di giocare la ricostruzione del sistema di consenso del centrodestra, per due volte battuta, provocando il collasso della sanità pugliese. Un Piano di rientro architettato per rendere la mia Amministrazione responsabile di ciò che ci veniva imposto da Roma”.
“Noi, tuttavia - ha continuato Vendola – siamo andati avanti, procedendo ad un lavoro di reingegnerizzazione del sistema sanitario e oggi, dopo che per mesi e mesi abbiamo contenuto la rabbia per questo castigo inflitto alla nostra regione, possiamo raccontare per intero la verità, soprattutto dando una buona notizia alla Puglia: ripartiamo dal lavoro fondamentale dei medici e degli infermieri. Abbiamo finalmente raggiunto gli obiettivi, abbiamo risanato la spesa e le finanze della sanità pugliese, soprattutto l’abbiamo modernizzata e oggi partiamo con i primi 800 assunti e a giugno ci saranno altre 800 unità tra medici e infermieri che entreranno nelle nostre strutture sanitarie. Possiamo, finalmente, cominciare a dare risposte ai bisogni di salute”.
“In questo quadro – ha concluso Vendola – mandiamo un messaggio a tutti. Un messaggio che vale per i Direttori Generali e per il management di ogni Asl, per ciascun primario, medico, infermiere e operatore sanitario: ognuno da oggi, e più di ieri, è responsabile delle azioni che compie. Non saranno ammesse sciatterie e distrazioni, perché il sistema sanitario è fatto di aziende un po’speciali che si occupano delle persone ammalate e sui diritti dei malati non è consentito a nessuno né scherzare, né distrarsi”.
REGIONE PUGLIA
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