La nuova Politica Agricola Comune comporta un seminato di certezze sia in termini di risorse finanziarie, sia in termini di politiche per lo sviluppo rurale nazionale, che abbiamo il compito di costruire al più presto. Per questa ragione abbiamo chiesto al Ministro De Girolamo di stringere i tempi su tutti gli incontri specifici relativi al primo e al secondo pilastro della PAC rivendicando spazi di dignità e autonomia per tutte le Regioni italiane. E’ quanto ha dichiarato giovedì il coordinatore di tutti gli assessori regionali all’agricoltura nonché Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, al termine dell’incontro tra il Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo e i rappresentanti delle Regioni italiane. Vi è disponibilità da parte del Ministro – ha detto Nardoni – ma bisogna individuare le priorità e verificare che politica e quali programmi nazionali si intendono porre in essere, considerato anche il fatto che nel quadro delle scelte che si delinearanno il sistema delle Regioni e delle province autonome riconosce utilità ad alcune azioni, solo se il livello nazionale è in grado di garantire un migliore risultanto in quanto massimizza gli effetti sia in termini di efficienza che di efficacia. Come sistema delle Regioni – continua il coordinatore nazionale - abbiamo evidenziato l’urgenza di definire la dotazione finanziaria per garantire il cofinanziamento nazionale dei programmi e la necessità di condividere, sia sulla flessibilità degli aiuti diretti, sia sui contenuti, tutte le decisioni con il Governo, snellendo anche tutti i passaggi che ci dovranno condurre alla redazione di un documento unitario. Affrontato nell’incontro di Roma anche il tema tanto attuale relativo alle calamità naturali e alla tutela del territorio. Abbiamo bisogno di risposte immediate in tal senso – ha precisato Nardoni – ma è impensabile che le politiche da mettere in campo per la “gestione dei rischi” possano essere a carico del mondo agricolo e tanto meno che le risorse possano essere sottratte agli agricoltori consegnando tutto in mano ad un comparto che sarebbe in questa maniera beffato due volte. Affrontato nell’incontro di ieri anche il tema dell’Expo 2015. Abbiamo posto alcune domande chiave – sottolinea l’assessore pugliese – innanzitutto ci preme sapere se in merito alle iniziative che si svilupperanno nei prossimi mesi i costi saranno a totale carico delle Regioni e Province autonome o è prevista la partecipazione finanziaria del Governo e se nella prossima programmazione 2014-2020 è ipotizzabile che tali attività trovino copertura finanziaria negli strumenti che stiamo programmando. Sulla difesa delle produzioni agricole italiane l’Assessore Nardoni ha poi posto l’accento sul grave rischio fitosanitario connesso alle importazioni di frutti di Citrus dal Brasile e dal Sud Africa. La questione è grave e non è riferita solo a questa fattispecie – ha detto – e su questo fronte dobbiamo registrare l’inadeguatezza del sistema Fitosanitario Nazionale incapace di porre in essere il necessario presidio connesso all’arrivo in Europa di produzioni infette e dei relativi patogeni particolarmente aggressivi e virulenti che minacciano in particolar modo importanti produzioni del Sud Italia. L’Assessore Nardoni ha infine espresso preoccupazione sull’accordo di partenariato per il quale ha chiesto un maggiore coinvolgimento del sistema delle Regioni.
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