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NUOVE PROFESSIONI

BROKER DI ASSICURAZIONE

Definizione

La legge del 28 novembre 1984 n. 792 attribuiva al mediatore di assicurazione e riassicurazione la qualifica di broker, istituendone l’albo professionale. Il termine viene dal mondo anglosassone, dove individua in generale, chi compra e vende titoli (o merci) per conto dei propri clienti.

Il broker di assicurazione (mediatore di assicurazione e riassicurazione) presta la sua consulenza in favore di soggetti che intendano stipulare contratti di copertura di rischi, assistendoli nelle determinazione del contenuto dei contratti e collaborando eventualmente alla loro gestione ed esecuzione. In questa attività, egli mette in diretta relazione i propri clienti con le imprese di assicurazione o riassicurazione, verso le quali non è vincolato da alcun impegno. L’esercizio di questa professione prevede l’iscrizione all’Albo nazionale.

Compiti e principali attività

Il broker deve saper offrire al cliente un servizio "personalizzato" di consulenza e di tutela totale in campo assicurativo, articolato nei seguenti momenti:

  • acquisizione dei clienti ed analisi dei loro bisogni;
  • analisi di marketing;
  • valutazione dei rischi, sulla base delle esigenze della clientela e individuazione delle compagnie di assicurazione idonee. Questa attività comporta un attento vaglio delle proposte assicurative delle compagnie sulla base di vari fattori (premio, garanzia limiti di copertura o massimi, ecc.);
  • definizione delle specifiche contrattuali;
  • gestione dei contratti;
  • assistenza nella liquidazione dei danni;

Il reperimento delle migliori coperture assicurative è uno dei momenti in cui si esprime l’attività del broker ed è sempre più integrato nella gestione globale delle problematiche assicurative del cliente.

Competenze

Le caratteristiche principali della professione del broker di assicurazione sono l’autonomia, lo spirito di iniziativa, la capacità di rapportarsi agli altri, la capacità di organizzare il proprio lavoro. E’ inoltre richiesta una certa disponibilità finanziaria per coprire le garanzie assicurative assunte. Sul versante delle competenze, deve aggiornarsi costantemente sulle dinamiche dei rischi e sull’andamento del mercato assicurativo. L’AIBA si è data un codice deontologico secondo cui i brokers ad essa aderenti devono fondare la loro attività sui principi di professionalità, indipendenza e trasparenza nei confronti della clientela, degli assicuratori e dei propri colleghi.

Situazione di lavoro

L’attività di lavoro del broker è di tipo autonomo, basata su un mandato fiduciario. Sotto questo profilo, la situazione di lavoro è molto simile a quella dell’agente di assicurazione, con assenza di orario e contatto diretto con la clientela. Egli può lavorare anche all’interno di società di brokeraggio, nel quadro di un rapporto di lavoro dipendente. La retribuzione è di conseguenza legata al tipo e volume di attività svolta.

Percorsi formativi

Il titolo di studio richiesto è la laurea in economia e commercio o giurisprudenza. Oltre alla titolarità del mandato, la professione può essere esercitata solo in seguito all’iscrizione all’Albo nazionale dei brokers di assicurazione, presso il Ministero dell’industria, commercio e artigianato. Tale albo è diviso in due sezioni: alla prima sono iscritte le persone fisiche; alla seconda le società. L’albo è soggetto a revisione ogni 5 anni ed è coperto da un Fondo di garanzia il cui scopo è risarcire gli assicurati e le imprese di assicurazione dei danni derivanti dall’attività del broker. Tale fondo è alimentato dai contributi annuali degli iscritti, nella misura dello 0,50% delle provvigioni annuali. Le principali condizioni di accesso alla professioni sono:

  • onorabilità (il broker non deve avere riportato condanne penali né essere stato coinvolto in procedure di fallimento);
  • professionalità (devono essere forniti requisiti di ampia esperienza specifica oppure deve essere superato un esame di idoneità);
  • autonomia (il broker non deve avere vincoli di sorta con compagnie di assicurazione e deve dimostrare la diversificazione della sua clientela);
  • garanzie (il broker deve essere assicurato per errori o omissioni professionali, nonché contribuire al fondo di garanzia).

Circa la formazione l’AIBA organizza corsi di aggiornamento sugli aspetti tecnici dei rischi, la ricerca di nuove coperture e nuove condizioni di assicurazione legate all’evoluzione del mercato.

All’iscrizione all’albo deve naturalmente seguire l’impianto dell’attività: lo stabilimento di una sede di lavoro, l’acquisizione dei contatti con i clienti e degli accordi con le assicurazioni etc.. L’evoluzione professionale consta essenzialmente nell’ampliamento e nell’arricchimento del portafoglio clienti e dei rapporti in essere.

Tendenze occupazionali

Le imprese di brokeraggio operanti in Italia sono rimaste sostanzialmente stabili nell’ultimo triennio. Le società sono distribuite per il 75% al Nord, per il 20% al Centro e per il 5% al Sud ed Isole. Nell’Albo nazionale dei mediatori di assicurazione e di riassicurazione (broker) sono iscritte 1.888 persone fisiche e 773 persone giuridiche. I mutamenti strutturali in atto all’interno del comparto assicurativo hanno determinato nel recente passato un incremento del numero degli intermediari, tendenze che sembra riproporsi anche nel prossimo futuro.

Per saperne di più:

http://www.gestionerischi.it/ilbroker.htm

http://www.brokeronline.it/Brol/Notizie.nsf/0/6A94400F2EECEC7DC1256ACD0034603C?OpenDocument

http://www.singles.it/directory/Affari/Servizi_Finanziari/Assicurazioni.aspx


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