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LESPERTO IN RELAZIONI SINDACALI DEFINIZIONE LEsperto in relazioni sindacali si interessa di quegli aspetti delle problematiche attinenti il lavoro, la sua organizzazione, la sua retribuzione, la formazione, ecc., la cui risoluzione richiede il confronto con altri attori quali associazioni dei sindacati dei lavoratori, associazioni datoriali, ecc.. COMPITI E PRINCIPALI ATTIVITA In generale lEsperto svolge i seguenti compiti:
LEsperto, a seconda della realtà in cui si trova ad operare ed allimportanza delle relazioni sindacali può svolgere tutti o alcuni dei compiti indicati precedentemente. Nelle realtà caratterizzate da piu unità locali/stabilimenti lEsperto svolge una funzione di supporto al/i Responsabile/i locale/i del personale per tutto quanto attenga materie da regolare con accordi sindacali e per linterpretazione/applicazione del diritto del lavoro. COMPETENZE LEsperto deve possedere una buona conoscenza generale del funzionamento delle organizzazioni, delle finalità che una funzione del personale modernamente concepita svolge al loro interno, dellorganizzazione in cui si trova ad operare (orientamenti strategici, struttura, processi, problematiche di miglioramento continuo, esigenze di flessibilità, orari di lavoro, ecc). La competenza tecnico-professionale dellEsperto riguarda il diritto del lavoro, la con trattazione, i suoi livelli di articolazione, i contenuti (salario, orario, ecc.). Tra le competenze trasversali appaiono molto importanti, oltre a quelle della comunicazione interpersonale e di negoziazione, anche la capacità di lavorare in team. SITUAZIONE DI LAVORO
PERCORSI FORMATIVI In genere lEsperto possiede un livello di istruzione di tipo superiore. E necessario sottolineare che per esercitare la professione al livello prefigurato incidono notevolmente lesperienza e lapprendimento "on the job". E un laureato, spesso in economia e commercio, giurisprudenza o scienze politiche. La conoscenza delle lingue e la capacità duso delle moderne tecnologie informatiche a livello utente sono requisiti normalmente richiesti dalle imprese. TENDENZE OCCUPAZIONALI Le relazioni sindacali in questi ultimi anni sono profondamente mutate rispetto agli anni 70 passando sempre più da modelli tendenzialmente conflittuali a modelli partecipativi. In questa nuova situazione le politiche delle relazioni sindacali si fondano sul concetto che nelle organizzazioni esistono gruppi portatori di diversi interessi e che la direzione ha il compito di ricercare un equilibrio tra le diverse istanze che sia congruente con il raggiungi mento degli obiettivi aziendali. Le politiche delle relazioni sindacali inoltre superano, almeno per le imprese operanti in almeno due paesi europei ed aventi più di 1.000 dipendenti, lorizzonte locale o nazionale, per assumerne uno "europeo. In effetti la recente direttiva n. 94/45 sui CAE (Comitati Aziendali Europei) prevede che venga costituto un organismo di rappresentanza a livello europeo dellimpresa e dei lavoratori con una funzione di informazione/ consultazione delle parti su materie transnazionali quali delocalizzazioni produttive, politiche dellimpiego, investimenti. Premesso che la funzione delle relazioni sindacali richiede un numero di risorse dedicate più limitato rispetto agli anni 70 ed a parte degli anni 80, la figura del lEsperto è ritenuta abbastanza necessaria nelle organizzazioni (di grandi dimensioni) ma avrebbe una media occupabilità. Per saperne di più: http://www.unifi.it/personale/notiziario_ru/notiziario_rel_sind_4marzo.pdf |