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NUOVE PROFESSIONI

L’arte della FOTOGRAFIA

Definizione

La fotografia è la riproduzione di un’immagine su un dato supporto. Il Fotografo è l’ideatore e l’esecutore di fotografie, e che, talvolta si occupa anche dello sviluppo.

La figura professionale del Fotografo è oggi presente in numerosi ambiti della vita quotidiana quali lo spettacolo, la pubblicità, la moda, la ricerca scientifica ed il sociale. Infatti, la fotografia è divenuta uno strumento di comunicazione di grande rilievo ed un mezzo di diffusione delle idee di estrema efficacia.

Nel cinema, poi, la figura del Fotografo da sempre assume un ruolo centrale nella realizzazione delle scene, in quanto il Fotografo (o, come si dice, il direttore della fotografia), è responsabile della scelta dei diaframmi e, quindi, del tono cromatico delle riprese e delle inquadrature, indicando al Regista le soluzioni sceniche in grado di fornire una migliore resa.

Compiti e principali attività

Il Fotografo costituisce una tipologia di lavoratore che può essere definito come imprenditore di sé stesso. In effetti, nella maggior parte dei casi, si tratta di un libero professionista che gestisce personalmente le complesse attività connesse al ruolo. In particolare, le principali attività svolte dal fotografo sono:

  • Ricerca, mantenimento e ampliamento del proprio portafoglio:
    uno dei compiti principali del Fotografo, soprattutto quando questo sia un libero professionista, è quello di allargare il bacino della propria clientela all’interno dello specifico contesto operativo. Una delle strade più seguite è quella di lasciare il proprio book fotografico (una raccolta dei migliori lavori realizzati) presso le agenzie. Attualmente, molti ricorrono inoltre ad attività di marketing diretto quali mailing, presenza su siti internet, o più semplicemente, si affidano ad un più casuale passaparola dei clienti soddisfatti.
  • Accettazione e definizione dell’incarico presso il cliente:
    l’attività consiste nel briefing che di solito ha luogo presso la sede del cliente ed in cui quest’ultimo avanza le proprie richieste in merito alla realizzazione del lavoro. Il cliente, se è di dimensioni significative ed ha commissionato la ricerca di un fotografo ad una agenzia (caso pubblicità) ha certamente un Art director che si interfaccia con il Fotografo e che oltre a consegnare un bozzetto illustrativo del contenuto della fotografia, lo segue fino alla realizzazione della stessa anche sul set fotografico. In altri casi, il fotografo si interfaccia con il responsabile dell’ufficio pubblicità che può avere richieste più o meno precise, ma può anche lasciare completa delega di realizzazione. È questo un momento molto importante dell’attività in quanto è nel conferimento di un incarico che emergono le indicazioni su come il lavoro deve essere svolto, sul grado di autonomia artistica e realizzativa del fotografo o, al contrario, sulla presenza di direttive vincolanti sull’esecuzione dell’opera.
  • Allestimento del set fotografico:
    l’allestimento del set è l’attività centrale della preproduzione di un’opera fotografica. Una prima attività riguarda la predisposizione dell’inventario di tutto il materiale necessario che deve essere trasferito sul set fotografico. Quindi, l’allestimento del set consiste principalmente nel recupero degli oggetti da utilizzare nella fotografia e nella loro predisposizione. Queste attività possono essere fatte in completa autonomia oppure secondo indicazioni più o meno dettagliate da parte del cliente. Durante l’allestimento del set, il fotografo stringe i contatti con tutti i collaboratori (Truccatori, Stylist, Assistenti) di cui può essere necessario lo specifico supporto durante la fase di produzione.
    Sempre nell’ambito dell’allestimento del set, altro compito del Fotografo è quello di commissionare la realizzazione di oggetti in sostituzione di quelli veri non reperibili oppure deteriorabili (soprattutto nel caso di pubblicità di prodotti alimentari).
  • Realizzazione della fotografia:
    la fase centrale è quella della realizzazione tecnica della fotografia, cosa che viene eseguita con un misto di tecnologia, competenze e fantasia creativa. Tecnicamente, la regolazione di una macchina fotografica manuale prevede due operazioni principali che vengono svolte prima dello scatto: la regolazione dei tempi/diaframma e la messa a fuoco. Entrambe concorrono a determinare la luce necessaria per scattare la foto. In particolare, la regolazione del tempo di posa determina il periodo entro il quale l’otturatore della macchina fotografica rimane aperto, mentre la regolazione del diaframma determina la quantità di luce che entra nella macchina.
    La messa a fuoco è la regolazione della distanza tra il fotografo e l’oggetto che si vuole fotografare. Tale distanza, che deve essere ben calcolata per ottenere una foto nitida, viene regolata muovendo l’obiettivo della macchina fotografica.
  • Trattamento dell’immagine:
    questa è una delle attività classiche dell’attività del fotografo, in passato legata alla figura del ritocchista e che al contrario oggi viene svolta prevalentemente in digitale grazie ai software di videoelaborazione grafica. Con le nuove tecniche, il fotografo è in grado di modificare la cromatura e le stesse immagini, non solo per correggere le imperfezioni, ma anche inserendo particolari non presenti al momento della posa con semplici copia/incolla.
  • Sviluppo e stampa della fotografia:
    lo sviluppo e la stampa delle fotografie non è generalmente realizzato dal fotografo ma da appositi service. Le attività che ruotano attorno allo sviluppo e alla stampa della fotografia subiranno presumibilmente, in tempi brevi, un riassetto dovuto all’introduzione della tecnologia digitale ed alla progressiva scomparsa della pellicola.
  • Consegna del lavoro al cliente:
    le lastre fotografiche o pellicole, una volta sviluppate, vengono consegnate al cliente che le acquisisce in "diritto di utilizzo", cosa che ne autorizza il mantenimento e l’utilizzo per tutto il periodo oggetto del contratto che in genere coincide con la durata di una campagna stampa su riviste oppure di affissione. Scaduto il periodo, gli originali devono essere restituiti ed un successivo nuovo utilizzo comporta un rinnovo che dà diritto a circa metà compenso rispetto a quello percepito per il lavoro.
    Queste regole non scritte vengono di solito inserite nel contratto di incarico solo ad un livello medio-alto dell’attività professionale descritta.
    L’attività fotografica relativa ad un servizio matrimoniale o quella commissionata da un operatore commerciale in cerca di una piccola pubblicità è spesso lasciata al buon senso ed agli accordi verbali che intercorrono tra le parti.

Competenze

La principale competenza di un Fotografo professionista è la conoscenza e la capacità di utilizzo di tutte le attrezzature presenti sul mercato. La conoscenza e il corretto dimensionamento dell’attrezzatura necessaria per lo svolgimento dell’attività è fondamentale in quanto, a seconda della tipologia di attività svolta, questa ha un costo che varia da 45 milioni a 4050 milioni e oltre.

In virtù dell’evoluzione che le tecnologie utilizzate stanno sperimentando, una competenza significativa riguarda l’ambito informatico. La pellicola è infatti destinata a scomparire e già adesso sono presenti sul mercato le prime macchine completamente digitali che consentono di vedere, modificare e correggere in tempo reale la fotografia scattata.

Inoltre, indispensabile risulta essere la conoscenza delle applicazioni informatiche che gestiscono le immagini (ad esempio photoshop è una delle più utilizzate), oppure delle applicazioni in grado di creare ambienti virtuali (fotovista e quick master).

In ultimo, sempre in ambito informatico, la forte espansione del mercato legata alla diffusione di internet rende più competitivo chi conosce le modalità di gestione e di inserimento delle immagini all’interno dei siti web.

Situazione di lavoro

Un fotografo è generalmente un libero professionista che vende un servizio rappresentato dalla sua prestazione. Nella sua attività è presente una dimensione artistica, costituita dalla realizzazione di un prodotto artistico, e può talvolta essere presente una dimensione artigiana, qualora il fotografo si occupi direttamente dello sviluppo delle fotografie e, più in generale, delle attività di laboratorio.

In relazione alla retribuzione, i guadagni possono variare considerevolmente in funzione del numero di clienti, dell’ambito lavorativo in cui si svolge l’attività (moda, pubblicità ecc.), nonché dell’abilità e della fama del Fotografo.

L’attività viene generalmente retribuita per singole giornate di lavoro (mediamente 12 milioni a giornata) o per immagini realizzate e vendute (mediamente 2 milioni a immagine). Si tratta di prezzi indicativi avendo precedentemente ricordato che, essendo la fotografia un’attività di comunicazione, il suo valore è anche funzione della diffusione che un’immagine è in grado di raggiungere.

Occorre inoltre dire che, in genere, l’attività fotografica viene retribuita al netto di qualsiasi altro costo che il cliente paga a parte e che può riguardare l’attività di trovarobato, il supporto di ulteriore personale durante la realizzazione, ecc.

È opportuno spendere qualche parola sulla complessa attrezzatura che un fotografo utilizza nell’ambito della propria attività: si è già accennato alle differenze che possono esistere in relazione all’ambito lavorativo ed al costo di tale attrezzatura, in generale un corredo fotografico medio dovrebbe comprendere:

  • l’attrezzatura da ripresa, cioè il banco ottico, una macchina fotografica di grande formato all’interno del quale si inseriscono le lastre fotografiche o pellicole piane. Il banco ottico ha la caratteristica di consentire una serie di effetti creativi e tecnici come ad esempio la modifica del piano di messa a fuoco o la correzione delle linee cadenti;
  • il corredo di obiettivi;
  • l’attrezzatura da illuminazione che comprende ad esempio i flash elettronici da studio e i flash manuali della macchina fotografica;
  • l’esposimetro, strumento che consiste in un dispositivo in grado di misurare la luce e di indicare il tipo di diaframma da utilizzare, l’intensità della luce flash e della luce ambiente;
  • una serie di apparecchi quali treppiedi, cavalletti e parabole in grado di modellare ed indirizzare la luce a seconda delle diverse esigenze.

Si tratta in generale di attrezzature estremamente costose che vengono acquistate solo se intensamente utilizzate e che, in alternativa, possono essere noleggiate.

Anche la sala posa può essere noleggiata nel caso in cui le riprese siano da effettuarsi in uno studio ed il Fotografo non ne disponga uno proprio: una giornata di affitto costa circa mezzo milione, compresa l’attrezzatura di illuminazione ed esclusa quella da ripresa.

Percorsi formativi

Nonostante l’esistenza di diverse scuole accreditate, moltissimi Fotografi entrano nel mondo della fotografia attraverso un periodo di apprendistato sul campo in qualità di assistenti (spesso non retribuiti) al fianco di Fotografi professionisti.

Le scuole principali sono l’Istituto Europeo di Fotografia, l’Istituto professionale di Fotografia e l’Istituto Superiore di Fotografia.

Tendenze occupazionali

La figura professionale del Fotografo trova una molteplicità di ambiti occupazionali, che interessano, come si è precedentemente detto, il settore della pubblicità e della moda, il settore televisivo e cinematografico, il settore medico e sociale, lo sport, fino ad attività specificatamente inerenti l’ambito del quotidiano quali la realizzazione di album fotografici per matrimoni ed eventi nonché la realizzazione di fotografie in studio che possono essere commissionate per le più svariate destinazioni d’uso che vanno dalla fotografia per fototessera alla realizzazione di book fotografici.

L’attività della fotografia vive in generale un momento di sviluppo dovuto ai maggiori spazi che le immagini occupano nella vita sociale.

La fotografia viene sempre più considerata uno strumento di comunicazione semplice ed al tempo stesso di grande efficacia emotiva in grado quindi di raggiungere, essere compresa e influenzare un pubblico estremamente ampio.

L’evoluzione di tale attività verso il settore del digitale è un ulteriore sintomo di espansione e di sviluppo dovuto in particolare all’introduzione e all’utilizzo delle nuove tecnologie oggi presenti sul mercato.

Un segno evidente del cambiamento in questo settore è rappresentato dalla comparsa delle prime macchine fotografiche (anche non professionali) completamente digitali, nelle quali la pellicola è sostituita da un dischetto capace di memorizzare le immagini con diversi gradi di definizione che possono essere scaricate su un pc e stampate da una comune stampante.

Tale possibilità è indice della trasformazione che il settore della fotografia sta vivendo, e che, se da un lato porterà l’espansione dell’attività fotografica in senso stretto, dall’altro porterà probabilmente una contrazione delle attività legate allo sviluppo e alla stampa delle fotografie stesse.

Per saperne di più:

http://www.abc-fotografia.com

http://www.fotoinfo.net

http://www.museodellafotografia.it


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