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NUOVE PROFESSIONI

IL LOGOPEDISTA

Il Logopedista è l'operatore sanitario che si occupa della prevenzione e del trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio e della comunicazione. Può intervenire nei problemi della parola e della deglutizione causati da interventi chirurgici alla laringe, o nei ritardi del linguaggio specifici dell'età evolutiva quali, ad esempio, i disturbi della lettura, della scrittura e dell'apprendimento.

In base alla diagnosi e alla prescrizione del Medico e nell'ambito delle proprie competenze, il Logopedista:

  • pratica autonomamente l'attività terapeutica necessaria alla rieducazione dei pazienti disabili utilizzando tecniche, verbali e non verbali, di riabilitazione della comunicazione e del linguaggio;
  • propone l'adozione di ausili, addestra i pazienti al loro uso e ne verifica l'efficacia;
  • svolge attività di studio, didattica e consulenza, nei servizi sanitari e nelle strutture in cui sono richieste le sue competenze professionali;
  • verifica l'efficacia dei metodi riabilitativi in funzione dei progressi del paziente.

COMPETENZE

In quest'attività è prima di tutto necessario possedere conoscenze teoriche di base sulle patologie del linguaggio e della comunicazione. Per esercitare la professione è indispensabile:

  • avere capacità tecniche elevate;
  • essere autonomi e responsabili nell'ambito del proprio ruolo;
  • essere in grado, assumendosi la responsabilità dei risultati raggiunti, di coordinare e controllare il lavoro di eventuali collaboratori;
  • avere conoscenze gestionali e capacità organizzative da impiegare autonomamente all'interno della propria struttura.

Questa figura può infatti ricoprire ruoli con funzioni di direzione, controllo, gestione delle risorse umane, coordinamento dell'attività didattica, ecc. Il rapporto con il Medico è di reciproca complementarità per quanto riguarda la diagnosi, mentre sulla scelta delle modalità terapeutico-riabilitative il Logopedista gode di assoluta autonomia. Il Logopedista deve essere in grado di stabilire un contatto con i pazienti, in particolare con i bambini. Deve essere dotato di molta pazienza, di sensibilità ed essere capace di comprendere - oltre ai problemi di comunicazione del soggetto - la sfera sensoriale, espressiva e tutti i numerosi aspetti, coinvolti in una relazione interpersonale.

FORMAZIONE

Il percorso formativo di questa figura professionale richiede il possesso della laurea specialistica triennale, alla quale si accede con un diploma di scuola secondaria superiore. La frequenza alle lezioni e al tirocinio è obbligatoria, gli esami sono 18 (corrispondenti a 180 crediti), compresa una prova di lingua inglese. Quando i posti a disposizione per il corso sono meno degli aspiranti, è necessario superare un esame di ammissione, per il quale è bene avere conoscenze di fisica, chimica, biologia, matematica, inglese. Durante il triennio sono previste c.a. 2.875 ore di attività didattica in senso stretto e c.a. 1625 ore di tirocinio, articolate in attività cliniche, seminari, esercitazioni, tutoraggio, approfondimento e autovalutazione. Il corso si conclude con un esame abilitante finale ed il rilascio del diploma di laurea.

CARRIERA

Il primo inquadramento per questa figura professionale rientra nella categoria C, prevista dal nuovo ordinamento del personale sanitario, ma può evolvere in quella D, corrispondente ai vecchi livelli sesto e settimo del profilo di Operatore professionale sanitario di 1a categoria. I percorsi di carriera possono svilupparsi anche all'interno di selezioni aziendali, come previsto dal contratto di lavoro.

SITUAZIONE DI LAVORO

Il Logopedista svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, come dipendente o libero professionista. Il rapporto di lavoro dipendente vige soprattutto con le ASL, dove tale rapporto è regolato secondo i principi generali del pubblico impiego, oppure, meno frequentemente, con gli studi di riabilitazione privati. L'accesso nel SSN (Servizio Sanitario Nazionale) avviene per concorso pubblico. L'attività professionale autonoma si può svolgere come titolare di uno studio di riabilitazione (eventualmente convenzionato con le ASL), non necessariamente in associazione con un Medico, anche se la relazione con quest'ultimo è indispensabile per il momento diagnostico, che precede l'attività tecnico-professionale. Varie indennità (di turno, per servizio notturno e festivo, ecc.) contribuiscono ad integrare lo stipendio del Logopedista dipendente, che parte da un minimo di 1.000 euro lordi al mese, mentre per il libero professionista le tariffe variano a seconda dell'intervento richiesto, nonché dell'esperienza maturata.

TENDENZE OCCUPAZIONALI

Le prospettive occupazionali sono abbastanza incoraggianti, considerando che negli ultimi anni la richiesta di prestazioni in questo campo è aumentata per diverse ragioni. Fra queste, c'è lo sviluppo di una società multirazziale con i problemi correlati alla compresenza di più lingue: si tratta di un aspetto particolarmente evidente in ambiente scolastico, in cui la figura del Logopedista è ormai prevista come sostegno didattico, non solo in tutte quelle situazioni di difficoltà del linguaggio, ma anche in presenza di bambini di altre etnie che devono essere inseriti nel gruppo. Anche l'aumento dell'età media della popolazione contribuisce ad accrescere la richiesta da parte dei pazienti più anziani. Infine, la maggiore informazione dei cittadini sul Servizio Sanitario influisce, in generale, sull'aumento della richiesta di prestazioni specialistiche – come quelle del Logopedista - che in passato erano poco conosciute.

Per saperne di più:

http://www.logopedista.it/

http://www.rilic.it/html/suggerimenti_ruolo_del_logopedista.asp

http://www.edentist.it/famiglie/logopedia/


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