LOPERATORE
SOCIO ASSISTENZIALE
Nell'organizzazione
dei medici di famiglia, che lavorano in gruppo o in associazione, trova
una propria precisa collocazione l'infermiere professionale, ma accanto
a questultimo, si sente oggi la necessità di aprire uno spazio ad
altre figure, come quella delloperatore socio-assistenziale. Attraverso
il lavoro dell'OSA, infatti, viene dato alle famiglie un reale supporto
anche nella direzione di un'educazione sanitaria più efficace, tale da
ridurre sensibilmente il ricorso all'ospedalizzazione. Spesso i familiari
dei pazienti sono impacciati di fronte al malato, non sanno come sollevarlo
adeguatamente dal letto, come lavarlo, come imboccarlo, come cambiarlo,
come stimolarlo ai fini di un recupero quando questo è possibile.
È importante invece che la famiglia torni ad occuparsi dell'individuo
malato, assicurando il più possibile una gestione a domicilio. L'OSA può
andare ad occupare una posizione relazionale privilegiata: da un lato
si trova a stretto contatto con il paziente e i suoi familiari, dall'altro
è il referente dell'IP e del medico di medicina generale. Egli può trovarsi
a far da tramite tra pazienti, famiglie, infermiere e medico di famiglia,
individuando i bisogni reali e discutendo in un rapporto d'equipe l'utilità
e il calendario degli interventi a casa, operando quella distinzione che
a tutt'oggi risulta faticosa tra bisogni assistenziali, sociali, infermieristici
e interventi attinenti strettamente al medico.
È proprio in virtù di questa delicata e "strategica" posizione
che l'OSA si potrebbe trovare a rivestire un ruolo significativo nell'assistenza
domiciliare. Per questo è auspicabile che nell'ambito del suo iter formativo
sia potenziato lo studio della psicologia, della sociologia e dell'etica
professionale.
Da un punto di vista pratico, invece, va evidenziato che il piano del
corso di formazione professionale deve permettere all'OSA integrarsi da
subito nella realtà lavorativa
Operatore
socio-assistenziale: ecco l'identikit
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Chi
è l'operatore socio-assistenziale? È un operatore dell'area socio-assistenziale
chiamato a svolgere una serie di interventi integrati di:
- assistenza
diretta alla persona
- aiuto
complementare alle attività di assistenza e tutela svolte da altri
operatori per il miglioramento delle condizioni di vita, igieniche
e relazionali dell'assistito nei servizi domiciliari e nelle strutture
tutelari, protette
Gli
ambiti di assistenza. Le persone di cui si prenderà cura lOSA
sono:
- persone
adulte con handicap gravi o con sofferenza psichica e/o precedente
di malattia mentale
- persone
anziane
- nuclei
familiari con persone a rischio o con portatori di handicap fisici
e/o psichici; minori allontanati dalla famiglia e collocati in
strutture residenziali (comunità- alloggio; istituti ecc.)
Le
competenze dell'OSA:
- organizzazione
del lavoro
- intervento
sull'ambiente di vita dell'utente
-
aiuto alta persona e alle famiglie
- relazione
L'organizzazione
del lavoro. L'OSA è In grado di:
- occuparsi
di tutti quegli aspetti che attengono al rifornimento del materiale
sanitario necessario alla conduzione dell'attività dello studio
- può
svolgere lavoro di segreteria
- si
occupa della pulizia, riordino e sterilizzazione degli strumenti
utilizzati dal Mmg e dall'IP
- pianifica
con l'IP gli interventi sia in studio che a domicilio del paziente
- misura
i parametri vitali (come la temperatura corporea, la pressione
sanguigna ecc.)
L'intervento
nell'ambiente di vita dell'utente. È la figura professionale
più Indicata negli interventi a domicilio di quei pazienti allettati
per malattie croniche e/o mentali, portatori di handicap, di piaghe
da decubito, superando inutili conflitti di competenza, liberando
l'IP dall'assistenza alberghiera, burocratica e di supporto, al
fine di consentire un'assistenza integrata, proprio a favore delle
fasce più deboli, come gli anziani non autosufficienti.
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Per saperne
di più:
http://www.socialinfo.it
http://www.medicidigruppo.it/
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