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IL TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO Il Tecnico sanitario di laboratorio biomedico è l'operatore che svolge attività di laboratorio, di analisi e ricerca nei seguenti campi: biochimica, microbiologia e virologia, ematologia, immunologia, patologia clinica, farmaco-tossicologia, citologia e istopatologia. Questa figura professionale, riconosciuta giuridicamente solo nel 1994, svolge con autonomia il proprio lavoro in diretta collaborazione con i Medici, i Biologi, i Chimici e tutto il personale medico specialistico. Inoltre egli:
Il Tecnico di laboratorio biomedico, inoltre, contribuisce alla formazione del personale di supporto. COMPETENZE Per svolgere l'attività del Tecnico sanitario di laboratorio occorrono delle competenze specifiche, da acquisire mediante la formazione e soprattutto con l'esperienza lavorativa. In particolare si richiedono:
FORMAZIONE Oggi, per accedere alla professione di Tecnico sanitario di laboratorio biomedico è necessaria la laurea triennale. Per l'immatricolazione è indispensabile avere conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore e aver superato il test di ammissione al corso di laurea, che verte principalmente su materie quali: matematica, fisica, chimica, biologia, inglese. I corsi hanno un numero limitato di posti, determinato dalla programmazione nazionale che tiene conto del fabbisogno delle Regioni, nonché delle singole strutture sanitarie. La scopo del corso di laurea è quello di fornire le conoscenze di base necessarie per svolgere un'attività professionale tecnica e biotecnologia nei laboratori di indagine scientifico-sperimentale, in quelli di medicina clinica e sperimentale e nei laboratori industriali, che effettuano soprattutto le analisi biochimiche, microbiologiche, di patologia clinica, citopatologia e istopatologia. L'insegnamento si articola in circa 2.875 ore complessive di attività didattica in senso stretto e in circa 1.625 ore di attività pratiche, da svolgersi presso strutture assistenziali. La frequenza al corso e ai tirocini è obbligatoria. Tra le principali materie di studio rientrano: fisica, statistica, informatica, anatomia umana e istologica, chimica biologica e biochimica clinica, istopatologia, immunologia, tecniche diagnostiche di microbiologia, virologia, micologia, citologia e genetica medica. L'esame finale abilita alla professione. CARRIERA Per questa figura professionale sono previsti percorsi di carriera nell'ambito del SSN, a cui si accede mediante pubblico concorso. SITUAZIONE DI LAVORO Questo operatore svolge la sua attività in laboratori pubblici e privati, autorizzati secondo la normativa vigente, come dipendente o libero professionista. Come dipendente, il Tecnico sanitario può trovare impiego presso:
Le sedi in cui viene esercitato il lavoro autonomo sono prevalentemente i laboratori di analisi (eventualmente convenzionati con le ASL). Dal punto di vista retributivo, in base alla nuova classificazione del personale sanitario, questa figura professionale rientra nel livello economico iniziale C, corrispondente alla ex posizione funzionale di sesto livello del profilo di Operatore professionale sanitario di 2a categoria. Lo stipendio iniziale è di circa 1.000 euro lordi al mese, a cui si sommano indennità per turni di notte, servizi festivi, ecc. TENDENZE OCCUPAZIONALI Le prospettive di occupazione per questa figura sono buone ed indicano in 500-600 unità il fabbisogno annuo di questo profilo professionale. Le principali opportunità di impiego riguardano il settore pubblico ed i laboratori di analisi; più difficile è invece l'inserimento di questo tipo di operatore nei laboratori ad alta specializzazione (biogenetica, ematologia specialistica). Per saperne di più: http://www.tecnicidilaboratorio.it/IlTecnico.htm |